L’ETÀ DEL RISO NON MODIFICA LA SCADENZA

Si fa presto a dire “invecchiato“. Per avere un buon riso d’annata bisogna saperlo conservare. Cinzia Simonelli, Responsabile Qualità del Laboratorio Chimico Merceologico dell’Ente Nazionale Risi, ci spiega come: «Parlando di quel che deve fare l’agricoltore, esso va conservato come risone con le accortezze del caso tenendo presente che, essendo conservato per più tempo, dovrà essere monitorato per evitare infestazioni o deperimenti». Quanto agli accorgimenti che deve prendere il consumatore, deve sapere che sul pacchetto «È possibile indicare come scadenza la normale scadenza di un riso lavorato: da un punto di vista conservativo non vi sono differenze o criticità ulteriori, rispetto al riso non invecchiato». Autore: Martina Fasani 

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