LA VERA TORTA DI CARRARA

Ne mangi una fetta e non puoi fare a meno di fare il bis: stiamo parlando della torta di riso di Carrara. Abbiamo chiesto a Renato De Rosa, admin del gruppo “ La vera torta di riso di Carrara e dintorni”, di raccontarci la storia di questo dolce.

«Da queste parti la torta di riso non è solo un dolce: è un rituale, una tradizione, una sfida, una saga, un mito, un’arte, un atto d’amore. Ogni località è convinta che la propria torta sia la migliore e non osare mai accusare una donna apuana di non essere in grado di prepararla o non ti perdonerà mai! Ogni famiglia, ogni donna ha la sua ricetta, i suoi trucchi tramandati di generazione in generazione».

«Quello che conta è la crema-aggiunge De Rosa- il trionfo del latte e delle uova aromatizzato col limone e il liquore, il profumo ricco e penetrante, l’aspetto dorato e brunito come un oggetto prezioso».

E conclude poi: «Il segreto della torta di riso va ricercato nel suo significato antico: nel giorno del patrono permetteva a tutti di ostentare ricchezza e prosperità, la torta di riso è concedersi, dopo un anno di stenti, un giorno da re».

Come preparare la torta di riso di Carrara secondo la ricetta standard

Per la preparazione di una torta di 24 cm di diametro occorrono:

90 gr di riso Originario

1, 2 lt di latte

12 uova

350 gr di zucchero

½ bicchierino di alchermes

½ bicchierino di sambuca

La scorza di un limone

Burro e sale q.b.

Prima di tutto cuociamo il riso in acqua leggermente salata secondo i tempi di cottura indicati sulla confezione. Scoliamolo a chicco al dente, copriamolo con un canovaccio e lasciamolo raffreddare.

Intanto facciamo bollire il latte, versiamoci la scorza di limone e mettiamolo a raffreddare. Mescoliamo le uova (senza sbatterle) con lo zucchero, aggiungiamoci il latte e i liquori miscelati.

Imburriamo la teglia sul fondo e sui bordi. Prendiamo il riso raffreddato, disponiamolo sul fondo pressandolo bene con le mani. Versiamoci la crema e inforniamo a 180 gradi per circa 2 ore. Il tempo in realtà è indicativo. La torta sarà cotta quando appariranno le classiche macchie “ color tonaca di frate”. Se inserendo lo stuzzicadenti risulterà asciutto, allora la torta sarà pronta. Lasciamola raffreddare e poi serviamola a temperatura ambiente. Buon appetito! Autore: Marialuisa La Pietra

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