E SE METTESSIMO IL RATAFIA’ NEL RISOTTO?

Nel Biellese, uno dei liquori storici è il celebre Ratafià di Andorno. Con il quotidiano online biellese Bit Quotidiano, vediamo come inserirlo in un risotto con le mele biellesi.

La storia del Ratafià

Il Ratafià di Andorno ha origine nel liquorificio ottocentesco di Giovanni Rapa. Tra i vari Ratafià, il più tradizionale è quello ottenuto dall’infuso di mallo di noci in alcool. Proprio le noci, ancora verdi, avvolte nel loro mallo, vebivano raccolte nella notte del 24 giugno e messe in infusione in alcool con zucchero e spezie. Del Ratafià esistono anche le varianti alle ciliegie nere, al ginepro, all’albicocca e al limone. Tra tutti, il liquore alle ciliegie nere è legato a una leggenda: nell’anno 1000 si racconta che un liquore di ciliegie salvò dalla peste la popolazione di Andorno. Ma si dice anche che lo stesso liquore abbia anche messo pace tra due famiglie nemiche, poi unite grazie a un matrimonio. Proprio durante questo matrimonio si disse “et sic res rata fiat” e da qui il nome Ratafià. Nel 1700 iniziò una produzione artigianale, resa poi sistematica sempre dal liquorificio Rapa nel secolo successivo.

Come preparare il risotto mele e Ratafià

Ingredienti per 4 persone:

320g di riso Sant’Andrea

2 mele

1 bicchierino di Ratafià

1 cipolla bionda

1l brodo vegetale

burro qb

parmigiano grattugiato qb

sale e pepe qb

Sbucciamo le mele, priviamole del torsolo e tagliamole a cubetti. Sbucciamo la cipolla, tritiamola finemente e facciamola rosolare in una casseruola con una noce di burro. Aggiungiamole le mele e cuociamole finché non saranno morbide. Versiamo quindi il riso, mescoliamo e facciamolo tostare. Sfumiamolo con un mezzo bicchierino di Ratafià. Portiamo a cottura il riso aggiungendo gradualmente mestoli di brodo vegetale bollente, sempre mescolando. A fuoco spento regoliamo di sale e pepe, mantechiamo con burro e parmigiano grattugiato. Lasciamo riposare qualche minuto, finiamo con qualche goccia di Ratafià e serviamo. Per insaporire la ricetta possiamo aggiungere dello speck, reso croccante in padella. Autore: Giulia Varetti

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