Il meteo è ballerino, ma quando esce il sole inizia ad essere davvero caldo! Quale miglior rimedio, se non andare al fresco in montagna? Se scegliamo la Valle d’Aosta, faremo sicuramente un piacevole incontro gastronomico: quello con la fontina!
Questa regione, infatti è l’unica sua zona di produzione. Si tratta di un formaggio DOP a denominazione di origine protetta, tutelato da un consorzio di tutela dal 1996. Il latte viene raccolto quotidianamente, il formaggio è prodotto ad ogni mungitura e viene stagionato almeno tre mesi prima della commercializzazione. Il nome, che ha il suo corrispondente francese Fontine, deriva, secondo due teorie, dal villaggio Fontinaz o dall’alpeggio Fontin. Esiste anche una probabile radice francese del nome che fa riferimento alla capacità fondente del formaggio. Il risotto con la fontina, o alla Valdostana, diventa quindi il piatto perfetto per esaltarne le caratteristiche!
Come preparare il risotto alla Valdostana seguendo i consigli di Curtiriso
per 4 persone
400 g di riso Carnaroli
50 g di burro
200 g di Fontina
1 cipolla
1 lt di brodo di carne
1 bicchiere di vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Sale q.b
Tritiamo finemente la cipolla e versiamola in una pentola con 20 grammi di burro e un po’ d’olio.
Saliamo, copriamo e facciamo cuocere per pochi minuti a fiamma bassa. Quando la cipolla è rosolata, uniamo il riso e lo facciamo tostare.
Spruzziamo quindi con il vino bianco e lo facciamo sfumare a fiamma alta, per poi aggiungere un mestolo di brodo bollente e, via via che asciuga, altro brodo bollente. Portiamo a cottura a fuoco vivace sempre mescolando.
Dopo 18 minuti circa, togliamo dal fuoco il risotto e iniziamo la mantecatura. Uniamo quindi il burro rimasto e la fontina sbriciolata, copriamo e lasciamo riposare per qualche minuto prima di servire. Buon risotto alla Valdostana a tutti! Autore: Giulia Varetti
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