VELLUTATA DI RICICLO

Siete amanti delle vellutate di verdure? Allora approfittate degli ortaggi di stagione per preparare una buona vellutata di riso, un piatto buono e ben bilanciato. Può essere anche un ottimo modo per recuperare gli scarti delle verdure o addirittura riciclare il risotto avanzato!

Tutte le parti della verdura

La vellutata ha anche il grande vantaggio di farci mangiare quelle parti della verdura che normalmente scarteremmo. E’ il caso delle foglie del sedano, che cotte e frullate insieme ai gambi arricchiscono di gusto e di proprietà nutrizionali il piatto. Nella minestra di riso e sedano all’Aquilana, per esempio, si tritano finemente cipolla e lardo, si soffriggono e poi si uniscono tutte le parti del sedano. Con l’aggiunta di passata di pomodoro, brodo di carne e riso si termina poi la cottura. La minestra deve risultare piuttosto densa, quindi si può scegliere se usare un riso tondo (come l’Originario) che rilascia molto amido e perde la forma del chicco, oppure scegliere un riso che resti al dente (come il Vialone Nano) e frullare il tutto.

Se invece avanzano torsoli di cavolfiore, bucce della zucca, foglioline dei finocchi e parti di scarto di ortaggi vari, la vellutata è davvero un “salvacena”. Dopo aver lavato bene le verdure e dopo averle tagliate a fettine, cubetti o striscioline, si fa rosolare il tutto in pentola. Intanto facciamo bollire il riso, uniamo le verdure rosolate e continuiamo la cottura. Dopo circa 30 minuti sarà sufficiente frullare il tutto con un frullatore a immersione e completare con crostini di pane o cialde di riso. Per la guarnizione sarà sufficiente un filo d’olio a crudo e la vellutata di riso farà un figurone.

La vellutata di riso e verdure può essere servita calda, come una minestra di riso, oppure fredda, come una salsa. La cottura prolungata e la scelta del riso da minestre, che rilascia molto amido, aiuteranno la vellutata ad addensarsi in frigo.

Crostini e cialde di riso per accompagnare la vellutata

Utilizzando un riso aromatico (come il Basmati o i risi a chicco lungo) si possono fare crostini e cialde di riso per accompagnare la vellutata, servita come minestra di riso calda, oppure per spalmare la vellutata fredda come salsa. Utilizzando il riso bollito freddo o a temperatura ambiente lo frulliamo con qualche cucchiaio di acqua di cottura. Montiamo gli albumi a neve (per non smontarli serve, appunto, il riso non caldo) e li uniamo al riso. Disponiamo poi il composto sulla carta forno, lo spolveriamo con spezie, saliamo a piacere e inforniamo! Autore: Giulia Varetti

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