GALLO RILANCERÀ IL VENERE

Riso Gallo guarda al 2020 con ottimismo e scommette soprattutto su Venere e Carnaroli. Il mercato del riso cambia e a spiegarcelo è Marco Devasini, responsabile marketing dell’industria di Robbio Lomellina.

Come si è chiuso il 2019 e quali previsioni fate sul 2020?

Il 2019 è stato un anno che si chiude per noi positivamente, con un fatturato stabile sul mercato italiano, in cui manteniamo la nostra leadership in termini di quote di mercato,  e un fatturato estero in crescita grazie all’espansione su nuovi mercati. Arriviamo infatti in 85 paesi nel mondo, tra cui Francia, Uk, Spagna, Germania e Svizzera, in cui siamo presenti direttamente. Rappresenta per noi di Riso Gallo (che sta giungendo alla settima generazione), forte motivo di orgoglio poter vendere l’eccellenza della produzione italiana sugli scaffali di tutto il mondo.

In questi giorni appare sugli scaffali la linea Bontà Pronte. Ritenete che il consumatore italiano si stia spostando sempre più verso le referenze ad alto contenuto di servizio?

Bontà pronte (risi e risotti sterilizzati in busta, pronti in 2 minuti) nascono per venire incontro alle esigenze di un consumatore moderno sempre più impegnato e inesperto ed è quindi in forte trend di crescita. Se si considera il peso della categoria già affermata da qualche anno sugli scaffali inglesi e francesi (50% dei volumi complessivi dei consumi di riso), nei prossimi anni assisteremo ad un’esplosione dei consumi anche in Italia.

Quali varietà alimenteranno questo segmento di mercato ?

Le varietà di riso impiegate sono un po’ tutte, vanno da quelle da risotto, al Venere, al Rosso e al Ribe integrale.

La crescita dei piatti pronti significherà un crollo delle varietà tradizionali?

Assolutamente no. Perché vanno ad un target differente.

Il Carnaroli resterà dunque il re dei risotti ?

Certamente. Il Carnaroli ha avuto una crescita negli ultimi anni come tutti i prodotti premium perché soddisfa le esigenze di un target esigente ed esperto, interessato ai prodotti di qualità e alla loro provenienza, i cosidetti Food Lovers, che guardano Masterchef e vogliono emulare le ricette dei grandi chef.

Quanto pesa l’origine della fornitura?

Per questa categoria di consumatori sicuramente molto. La provenienza italiana è sinonimo di premiumness, per cui va comunicata.

Come la valorizzerete?

Attualmente su tutte le nostre confezioni abbiamo enfatizzato la provenienza da risaie italiane e da sempre diamo molta importanza ai progetti di filiera

Un altro mercato in espansione è quello salutista. Lo coltiverete ?

Da parecchi anni siamo attenti a questo trend. Attualmente stiamo rilanciando la linea dei nostri risi integrali sotto un nuovo brand “Chicchi e fantasia” che punta a comunicare un benessere meno salutista e più “gastronomico”, assecondando le aspettative dei consumatori attenti ai valori nutrizionali che non vogliono rinunciare al gusto e al “mangiar bene”. In questa linea ci sono ad esempio il nostro Blond integrale, 3 Cereali, Venere, Rosso e i nuovissimi Cous cous di riso Venere e Cous Cous di riso e cereali. Sono dei cous cous a base riso, quindi senza glutine, buonissimi come quelli di semola di grano ma adatti a tutti, anche agli intolleranti. Un nuovo modo di consumare il riso.

In questi anni uni dei vostri maggiori successi è stato il Venere: è vero che nel 2020 pensate di rilanciarlo ?

Il riso Venere di Riso Gallo, è l’originale riso nero, rigorosamente Italiano, molto amato dal consumatore, è infatti tra i risi pigmentati il più venduto in assoluto, per il suo colore, ma anche per l’aroma inconfondibile e i suoi chicchi corposi (a differenza di quelli di origine cambogiana). Dobbiamo valorizzarne le caratteristiche e la provenienza sicura e controllata grazie alla filiera certificata Sapise, per farne crescere ulteriormente i consumi. Autore: Paolo Viana

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