IL CEREALE DELLA SALUTE: IL RISO CONTRO L’OBESITA’

L’Italia copre il 52% della produzione europea risicola ed aiuta a combattere l’obesità, ecco quanto è emerso durante la conferenza sul riso de “I Mercoledì dell’Archiginnasio”,  svoltasi il 19 giugno nella Sala Conferenze della Società Medica Chirurgica di Bologna, un incontro organizzato dall’Accademia Nazionale di Agricoltura, dalle delegazioni bolognesi dell’Accademia Italiana della Cucina e dalla Società Medica Chirurgica di Bologna.

Il riso è dunque l’alimento ideale per combattere l’obesità e l’ipertensione arteriosa? La parola ai relatori: il Dott. Ercole Borasio, Accademico Ordinario dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, il Prof. Giulio Marchesini Reggiani, Ordinario Università di Bologna e Direttore SSD Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica, il Prof. Maurizio Campiverdi, Delegato onorario di Bologna San Luca Accademia Italiana della Cucina.

La sala durante l'incontro
La sala durante l’incontro

Le particolarità della pianta del riso

Il primo intervento in apertura è stato del dottor. Ercole Borasio che ha descritto il riso come una pianta che si possa adattare a diverse condizioni. Viene infatti coltivata sia in regioni piovose che siccitose, in altura sino ai 2000 m (come in Nepal) che nei grandi fiumi ( riso “flottante”). «Il riso – ha aggiunto il dottor. Borasio- non è pianta acquatica, ma in virtù dell’apparato morfologico delle foglie può vivere anche in terreni sommersi. Dalle foglie viene pompato l’ossigeno, che raggiunge così le radici».

La pianta del riso tollera la salinità, è autogama e cleistogama, si autofeconda ed è soggetta ad incrocio tra varietà. Solo in Italia infatti sono ben 160 le varietà sulle 270 totali secondo il “Catalogo comunitario europeo delle varietà”, frutto di un intenso lavoro di miglioramento genetico.

Il riso in Italia

«Il 93% della superficie destinata alla coltivazione del riso – ha spiegato il Dott. Ercole Borasio –  riguarda Piemonte e Lombardia. Circa il 5% è occupato da Veneto ed Emilia Romagna, mentre il restante 2% è ripartito tra Toscana, Calabria, Sicilia e Sardegna. Di questa percentuale, il 40% rappresenta i risi da risotto, seguiti dal 30% dei risi tondi, il 15% dei risi lunghi A da paraboiled dal 15% dell’Indica. Una piccola quantità in fase crescente è costituita dai risi aromatici e pigmentati».

Sul suolo nazionale la coltivazione del riso avviene alla latitudine più a nord del pianeta, con un risultato pari al 52% della produzione totale europea (considerando 230.000 ettari per la coltivazione).

Inoltre, mentre nei paesi asiatici il riso è considerato come il pane, per gli italiani costituisce un vero piatto da portata. «Il risotto – ha concluso il Dott. Ercole Borasio – può essere fatto solo con riso italiano ed esistono due certificazione IGP, il Riso del Delta del Po e il Vialone Nano Veronese e una DOP, il Riso della Baraggia biellese e vercellese ».

Perché il riso è il cereale della salute

Il riso è l’alimento più consumato al mondo (sono oltre 3.2. miliardi di persone a mangiarlo). Come ha spiegato il prof. Marchesini Reggiani, il suo apporto calorico è pari a circa 330-340 kcal per 100 gr di riso crudo, 110-115 kcal per 100 gr cotto e se viene risottato è di 85 kcal per 100 gr.

Questo basso apporto calorico lo rende un cibo altamente digeribile, specie per chi necessita di un effetto regolatore sul microbiota intestinale. Non solo, avendo solo il 6,7% di proteine, è perfetto per chi abbia patologie come gotta, fenilchetonuria o nefropatia.

Il riso integrale, ad esempio, ovvero il cereale privato dalla cuticola esterna (che gli conferisce il tipico colore brunito), è un’ottima alternativa alla pasta ed è consigliato nelle diete ipocaloriche. Ha un effetto lievemente lassativo ed è disintossicante.

Presenta un profilo nutrizionale più completo il riso integrale germogliato (Riso GABA – Hatsuga genmai), inventato in occasione dell’anno internazionale del riso (2004). Questo riso è germogliato prima della cottura e i semi integrali vengono ammollati a 34°C per circa 20 ore per una maggiore concentrazione di amminoacidi.

Il riso, l’alleato contro l’obesità

Dato il suo indice glicemico – come ha concluso il prof. Marchesini Reggiani – il riso e i suoi derivati sono ideali per l’alimentazione dei diabetici, celiaci e per chi soffra di obesità, stipsi, ipertensione arteriosa. Inoltre, è fonte di fitocomposti, utili per pazienti intolleranti alle statine o per il trattamento dell’ipercolesterolemiaAutore: Marialuisa La Pietra

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