CHIACCHIERE DI RISO

Come le chiamate, le chiacchiere di Carnevale, nella vostra regione? E quali altri dolcetti si preparano in vista di questo periodo dell’anno? Che siano bugie, zeppole, castagnole, graffe, chiacchiere, torta di riso, tagliatelle fritte, tortelli c’è una tradizione comune: la frittura. La loro tradizione risale infatti a quella delle frictilia, i dolci fritti nel grasso che nell’antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dei Saturnalia, nel calendario dell’Antica Roma, corrispondente poi al Carnevale della chiesa cattolica (tendenzialmente nel mese di febbraio). Oggi si tende a cuocerli al forno, per avere dei dolci più leggeri e salutari, ma la tradizione vera è quella del fritto.

La base è sempre un semplice impasto di farina, uova, burro e zucchero, a cui si può aggiungere a piacere un ingrediente alcolico come il marsala, il vinsanto o altro liquore. L’impasto viene quindi tagliato a strisce più o meno larghe, spesso con una rotella seghettata. Talvolta le strisce vengono intrecciate, rivoltate a formare un nodo (ecco perché le chiamano anche “fiocchetti”) o semplicemente arrotolate. Secondo la tradizione, il nome “chiacchiere” (forse il più diffuso) nasce a Napoli, quando un cuoco di corte della Regina Margherita di Savoia, tale Raffaele Esposito, gliele preparò in occasione di una “chiacchierata” con amici ospiti. 

Noi ve le suggeriamo a base di riso, con farina di riso, latte di riso e olio (di riso o di semi) e, come sempre, con una spolverata finale di zucchero a velo. Per i più golosi, si può aggiungere alla fine miele o cioccolato fuso.

Come preparare le chiacchiere di riso

150 gr di farina di riso

60 gr di zucchero di canna

30 gr di olio di semi o di riso

1 uovo

un bicchierino di latte di riso

lievito per dolci

sale e zucchero a velo qb

Amalgamiamo in una ciotolo farina di riso, uovo, zucchero di canna, olio di riso, lievito per dolci, latte di riso e un pizzico di sale. Quando avremo ottenuto un composto omogeneo ed elastico, stediamolo con il mattarello su un piano infarinato fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Con una rotella, dentellata o liscia, tagliamo dei rettangoli di circa 5cm x 8cm. Disponiamoli quindi in una teglia rivestita di carta da forno e lasciamole riposare al fresco per almeno un quarto d’ora (va bene anche in frigorifero). Inforniamo quindi per 10-15 minuti in forno caldo a 180°, finché non saranno ben dorate. Una volta tiepide, spolveriamole di zucchero a velo e facciamole raffreddare. Con questa consistenza saranno perfette anche per “due chiacchiere” davanti a un the, un caffè o, per colazione, nel latte! Autore: Giulia Varetti

Se vuoi seguirci sui social, collegati alle nostre pagine FacebookInstagram, Twitter, Linkedin Pinterest.

Close
Your custom text © Copyright 2020. All rights reserved.
Close